Secondo le ultime proiezioni Gartner, infatti, i dispositivi Android distribuiti nel mondo dovrebbero passare da circa mezzo miliardo di quest’anno a circa 1.5 miliardi nel 2017. Una crescita incredibile che favorirebbe indirettamente anche Microsoft, che con il suo Windows Phone cerca di ritagliarsi spazio nello scenario mobile.
L’interfaccia Metro e i Lumia stavolta però non c’entrano: Microsoft beneficerebbe infatti dell’aumento di devices Android in quanto detentrice dei diritti su diverse tecnologie utilizzate dalla piattaforma Google.
Questo ha portato la casa di Redmond a stipulare accordi di licenza con diversi produttori (inclusi Samsung, LG, HTC ed Amazon) e a cominciare a passare all’incasso: in un solo trimestre del 2012, e dai soli dispositivi Samsung ed HTC, Microsoft ha tirato fuori ben 790 milioni di dollari. Gli accordi stipulati “coprono” al momento l’80% dei terminali Android venduti negli USA ed il 50% di quelli venduti nel mondo.
Secondo Gartner, se Microsoft ricevesse un solo dollaro (previsone decisamente al ribasso) in royalties per il 50% dei devices Android venduti al mondo, nel 2013 guadagnerebbe 430 milioni di dollari; ipotizzando che invece la “Microsoft tax” ammonti ad 8 dollari per device, la cifra schizzerebbe a 3.4 miliardi di dollari nel solo 2013, per arrivare a 5.9 miliardi di dollari nel 2017.
Il tutto sempre ipotizzando che si tenga sotto controllo solo il 50% del mercato Android mondiale; se la percentuale dovesse salire, salirebbero ovviamente anche le royalties. Gartner ipotizza uno scenario in cui Microsoft riesca a “tassare” il 75% dei dispositivi Android, che porterebbe a Redmond ben 8.8 miliardi di dollari nel 2017.
Insomma, considerate le cifre, e considerato che Windows Phone stenta a decollare, magari a Redmond potrebbero iniziare a fare qualche conticino.