Samsung ha inserito sulla versione inglese del proprio sito una breve Q&A per fornire maggiori informazioni su come funziona la campagna di richiamo. La cosa interessante è che Samsung non lo considera come un vero e proprio richiamo, infatti alla domanda “questo è considerato un richiamo?” Samsung risponde “sebbene il problema è isolato alla batteria, abbiamo come priorità l’incolumità dei nostri clienti, così stiamo volontariamente sostituendo i Galaxy Note 7 con altri nuovi”.In ogni caso Samsung è riuscita a venire a capo del dilemma: il problema si presenta quando la batteria si surriscalda e l’anodo-catodo entrano in contatto, errore di fabbricazione definito da Samsung estremamente raro.
Al 1 settembre, un giorno prima del lancio ufficiale in Europa, i casi accertati di batteria difettosa erano 35: 17 in Corea, 17 negli USA e 1 in Taiwan.
Ora che si conoscono le effettive cause del problema del Galaxy Note 7 ci auguriamo che Samsung riesca in breve tempo a portare sul mercato il suo phablet di punta. Nel frattempo, per chi avesse già ricevuto il proprio Note 7, quì i dettagli per la campagna di richiamo italiana.