Cosa ha accettato HTC? Non molto complicato da scoprire. Il produttore taiwanese potrà utilizzare i brevetti software di Apple sotto la licenza, ad eccezione di quelli coperti da una norma “anti-clonazione” e che fanno parte della “distinta esperienza degli utenti Apple“, a meno che tali non facciano parte del nucleo del sistema Android che HTC non controlla.
Ciò significa che il dialer telefonico, il tapping ed altre operazioni di base presenti in qualsiasi sistema oltre il nostro amato robottino verde potranno essere utilizzate, non l’effetto rimbalzo dello scrolling prerogativa degli utenti iOS. Nono sono stati esplicitati tali brevetti ma non includono quelli riguardanti design, marchi o altro.
Così come avevamo supposto in precedenza, quest’accordo di cross-licensing sarà a doppio senso, cioè entrambe le parti potranno accedere al portfolio di brevetti dell’altro. Anche se non è un doppio senso libero, in quanto il produttore taiwanese non potrà accedere a tutti quei brevetti della mela morsicata coperti dalla clausola “anti-clonazione”.
Inoltre, come si evince dalla sezione 6 del documento, HTC dovrà pagare una somma non dichiarata ad Apple per ogni dispositivo venduto (notizia confermata al 100%).
Tutto ciò che ci aspettavamo è stato confermato e adesso Samsung potrà utilizzarlo a suo favore per la propria difesa. Dopo un accordo simile rimarrà da constatare se Apple richiederà simili accordi anche ad altri produttori che hanno infranto i medesimi brevetti.
Queste guerre di brevetti stanno avvelenando il mercato mobile. Chissà come finirà questa lunga battaglia.
Di seguito troverete il documento originale di 143 pagine. Buona lettura!
Apple-HTC Settlement (Redacted)