Il suo funzionamento è piuttosto semplice: sfruttando gli accelerometri installati su tutti gli smartphone oggi in circolazione, Android è in grado di rilevare le cosiddette onde P e darne notizia agli utenti.
Le onde P sono le prime a propagarsi in caso di terremoto e rappresentano un importante campanello di allarme poco prima della propagazione delle più pericolose onde S, che muovono la terra in modo trasversale rispetto alla loro direzione di propagazione.
In questo modo i server di Google sono in grado di raccogliere informazioni dagli smartphone presenti nella zona in cui si sta per verificare un sisma in modo da avvisare con una notifica gli utenti, dando loro la possibilità di cercare un riparo.
Essendo una funzionalità ancora in fase sperimentale, agli utenti di Milano non è arrivata una notifica, ma cercando su Google keyword come “terremoto” o “terremoto Milano” già negli istanti successivi alla scossa veniva riportato un alert sul motore di ricerca e ad alcuni utenti è stato chiesto l’avessero avvertita o meno.