Si tratta di un passo a lungo meditato dalla compagnia, che già vende negli USA TV Box, televisori e accessori.
Per quanto riguarda gli smartphone, però, il discorso è più delicato. Molto dipenderà infatti dalle rassicurazioni che l’azienda cinese fornirà alle autorità americane (CIA, NSA ed FBI) in materia di privacy degli utenti.
A metà febbraio, infatti, il direttore dell‘FBI Chris Wray ha espresso diverse perplessità su Huawei, fondata da un ex ufficiale dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese; l’azienda viene definita come un potenziale strumento in mano al governo cinese per condurre attività di spionaggio e per sottrarre le informazioni personali degli utenti.
Una conseguenza di questi sospetti è stato l’improvviso rifiuto da parte di AT&T, su pressione del governo, di commercializzare il Mate 10 Pro.
Xiaomi dovrà dunque essere abile a fugare ogni dubbio da parte delle autorità statunitensi, offrendo loro tutte le garanzie necessarie se non vorrà vedersi precluso un importante sbocco.