Ultimamente quasi giornalmente abbiamo informazioni su nuovi dispositivi android dai più disparati costruttori. Un di queste aziende, la GeeksPhone, una giovane azienda spagnola oggi ci delizia con un filmato del loro primo telefono con android .
Ultimamente quasi giornalmente abbiamo informazioni su nuovi dispositivi android dai più disparati costruttori. Un di queste aziende, la GeeksPhone, una giovane azienda spagnola oggi ci delizia con un filmato del loro primo telefono con android .
Come da titolo, ora anche Nvidia concentra le sue attenzioni sull’apprezzato sistema opeartivo per dispositivi mobili sviluppato dai programmatori della grande G. La notizia non è fresca, infatti risale al lontano Febbraio 2009, ma solo da poco possiamo apprezzare in video le potenzialità di quanto sta per essere immesso nel mercato.
Sembra che anche Motorola imminentemente voglia aggiungere un dispositivo android nel proprio listino. Come si puo’ vedere dall’immagine è un telefono con una tastiera fisica QWERTY e un largo display da 480×854 pixels.
Ne avevamo parlato giusto ieri. Un ragazzo francese è riuscito a trovare la procedura per effettuare il rooting del samsung galaxy.
Avevamo chiaramente dichiarato che la procedura era insidiosa e sopratutto di poca facile attuazione. Limitando anche gli utilizzatori di windows che dovevano avere una linux box per poter modificare il file tar dell’aggiornamento.
Per fortuna, lo stesso utente autore della prima guida, ha prodotto una seconda versione molto più facile e sicura per tutti che vado a tradurre qui di seguito nel post.
Seppure la guida sia di facile attuazione e non introduca particolari rischi non ci assumiamo nessuna responsabilità se il vostro terminale dovesse smettere di funzionare.
Android si sta diffondendo su una miriade di dispositivi e sempre più spesso vediamo che ogni produttore cerca di personalizzare l’interfaccia per diversificare il prodotto da quelli di altri costruttori. Android Hero con Sense ne è stato il primo esempio lo ha poi seguito il Sony Ericsson Rachael e non bisogna essere dei maghi per immaginarsi che molti altri seguiranno queste stesse orme.
la risposta secondo me dipende da quanto si snatura il sistema. Sopratutto da quanto google ha rilasciato la NDK per sviluppare direttamente in codice nativo i produttori potrebbero personalizzare pesantemente il sistema allontanandosi dalla linea guida dettata dall’originale.
Le personalizzazioni sono lecite anzi sono giuste, un po come succede sui PC con linux e osX dove nel primo il desktop e il sistema in generale lo si puoi modificare a proprio piacimento mentre nel secondo gran parte di queste personalizzazioni sono fisse e non modificabili. Bisogna comunque stare attenti a non esagerare e lasciare il piu’ possibile standard il formato dei componenti del sistema, come i programmi i widget ecc.. Questo non è avvenuto nell’interfaccia Sense, esistono infatti due tipi di widget quelli standard di google e quelli htc che girano solo sulla loro interfaccia. (ndr: Della quale non abbiamo alcuna documentazione )
Ecco per voi la prima guida per ottenere i permessi di root su Samsung Galaxy. La procedura è abbastanza rischiosa e quindi sconsigliata, ma è comunque un buon esempio come sia possibile avere i permessi di root anche su questo telefono.
Attenzione che questa guida ha dei passaggi particolari perciò potrebbe esserci qualche passaggio a rischio di brick del telefonino..
Se non avete qualche esperienza a riguardo, vi conviene aspettare qualche giorno che la procedura si normalizzi.
Inoltre la guida prevede la sostituzione del kernel con quello nuovo che abiliterà root per voi. Tuttavia questo kernel è stato costruito per dispositivi non italiani e quindi potrebbe esserci qualcosa di differente.
Per chi volesse contribuire alla comunità e volesse mandarci il file allo step 6 sicuramente la comunità androidiana provvederà a cucinare un kernel apposito per i dispositivi ita. (Se volete contribuire all’evoluzione di questa procedura fate click qui e qui)
Ecco la guida :)
Ormai questo logo siamo abituato a vederlo anche sulle vetrine di negozi e ristoranti. Facebook ci perseguita in qualsiasi posto e di applicazioni per android dedicate al celeberrimo social network ne sono uscite parecchie.
Tuttavia le suddette applicazioni, che portano il famoso social network sui nostri dispositivi android, sono state sviluppate da terzi sviluppatori.
Quello che sembra rumoreggare ed echeggiare sul web nelle ultime ore invece sembra essere un vero e proprio flusso di conferme; sembrerebbe infatti che facebook rilascierà ufficialmente un applicazione per android basandosi sul suo nuovo Api Stream.
Ecco una piccola dritta per tutti quelli che non possono proprio fare a meno di portarsi i propri film appresso, per allietare i viaggi o per mostrarli agli amici.
Android di suo, non ha un lettore molto “volenteroso”, consiglio quindi l’installazione di un player alternativo, che potete trovare nel market sotto il nome (scontato) di Video Player. Veniamo quindi al dunque: come fare per codificare un video in modo che sia leggibile dal Video Player appena installato? Semplice! Con Avidemux!
Ciao a tutti!
Come si può notare vi è un gran fermento intorno ad android in questo periodo (suppongo sia destinato a crescere col tempo) !
E’ notizia di oggi che Creative ha deciso di entrare nel mondo android, non solo con un interessantissimo dispositivo di cui vi parlerò dopo, ma addirittura con un’intera piattaforma, dedicata al sistema operativo di Google.
La piattaforma di cui parliamo è la “Zii Plaszma Platform“, che fornisce ai developers potenti strumenti per lo sviluppo di dispositivi di nuova generazione;
la piattaforma è così composta:
Se ci seguite da un po saprete che abbiamo la passione per android. Cosi, io e sebastiano abbiamo deciso di lanciare questo contest che ha come scopo quello di portare le idee degli italiani all’adc2.
In italia abbiamo le menti migliori del mondo e questo concorso vuole dare corpo a queste menti rendendo android un prodotto migliore.
Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, l’ADC2 è il secondo concorso (in ordine cronologico), lanciato da google. Il concorso ha come scopo portare una ventata di nuove idee sul mobile e quindi premiare le migliori menti al mondo per aver ideato un’applicazione innovativa.
Questo concorso mette in palio alcuni premi ( anche consistenti ) per le migliori idee/applicazioni che verranno presentate nelle categorie aperte per la sottomissione.
Non perdere l’opportunità di vincere un Htc Hero o un Samsung Galaxy e continua a leggere.
“Dopo cupcake arriverà donut” – Così dicevamo qui su androidiani poco meno di 1 mese fa quando i primi rumors si sono fatti sentire e le prime conferme sono arrivate.
Ma cos’è donut ?
Donut, corrispondente inglese per ciambella, è il nome in codice per la nuova versione del firmware android. In pratica è un aggiornamento del sistema che fa funzionare i nostri androidfonini.
Ci sono alcune novità di cui voglio parlarvi ed altre di cui vale la pena solamente annunciare.
Come avete sicuramente letto anche da altre fonti la notizia che donut sarebbe presto arrivata sui nostri androidfonini arriva direttamente dal twitter di cyanogen che ha annunnciato praticamente in tempo reale la presenza dei sorgenti donut nei repository di android.
Questi sorgenti hanno permesso già la creazione di due rom:
Ma di queste due rom ne parleremo più avanti nell’articolo, intanto volevo assicurarmi di esporvi completamente cosa c’è di nuovo in donut.
Come ben sapete il market ha subito le prime censure riguardo le applicazioni di tethering.
Per chi non lo sapesse per tethering si intende la condivisione della connessione ad altri dispositivi.
Fino ad oggi era possibile condividere la flat dati del nostro cellulare attraverso una connessione wireless opppure bluetooth. Tuttavia questi programmini, che in alcune situazioni sono una mano dal cielo, richiedono dei permessi particolari e funzionano grazie ad alcuni applicativi che non sono installati di default nei nostri cellulari android.
Per queste motivazioni, le precedenti applicazioni di tethering avevano bisogno di un cellulare con i permessi di root. Questo significa che il cellulare doveva essere già stato hackerato e modificato con una delle tantissime rom disponibili per i nostri androidfonini.
E’ facile intuire che non tutti i telefonini , e sopratutto non tutte le persone, hanno un android fonino rootato e quindi questa possibilità era loro preclusa.
Un altra nota di “demerito” per le applicazione di tethering wifi e bluetooth era il grande consumo della batteria che riduceva il nostro telefonino android in un mattone caldissimo anche dopo pochissimi minuti. Infatti, anche tenendo il cellulare sotto carica, l’energia richiesta da tutti questi scambi di dati è talmente alta da non riuscire a compensare con il carica batterie.
Ma veniamo alla notizia: Per fortuna un’anima pia ha sviluppato un applicativo che risolve gran parte dei nostri problemi.