Zopo Speed 7 Plus: la recensione

14 Ottobre 201540 commenti

Avete mai pensato ad uno smartphone cinese, di una casa non blasonata come Meizu, Xiaomi o Huawei, come ad un ottimo dispositivo dal rapporto qualità prezzo? Avete mai pensato che un processore MediaTek potesse darvi tante soddisfazioni nell'uso quotidiano quante ne dà uno Snapdragon? Se le risposte sono no, dovreste ricredervi.

Devo ammetterlo, Zopo, con il suo Speed 7 Plus, mi ha fatto ricredere: facevo parte della schiera di persone che sì, si interessano dei dispositivi asiatici, ma che li considerano inferiori rispetto a quelli dei grandi brand, spesso proposti a prezzi tre o quattro volte superiori.

unboxing

La confezione del dispositivo è ben fatta, e contiene, oltre al classico alimentatore da parete (fortunatamente con presa italiana e da 1.0A) accompagnato da relativo cavetto USB-MicroUSB, anche un paio di cuffiette stereo, purtroppo non in-ear. Presente anche della manualistica, in inglese, cinese, ma anche in tutte le altre lingue europee (compreso l’italiano, finalmente).

Per quanto concerne le caratteristiche tecniche, ci troviamo di fronte a:

  • Display da 5.5″ FullHD 1920 x 1080p
  • SoC MediaTek MTK 6753 octa-core 64-bit (con supporto alle reti 4G)
  • GPU ARM Mali T720
  • 3GB di memoria RAM
  • 16GB di memoria interna (espandibili via microSD)
  • Batteria da 3.000mAh
  • Fotocamera posteriore da 13.2 megapixel -Frontale da 5 megapixel
  • Android 5.1 Lollipop con interfaccia Z-UI
  • Radio FM

Il DIspositivo

Esteticamente questo Zopo Speed 7 Plus, a noi giunto in colorazione nera, è molto curato: il design non assomiglia ad alcun top di gamma già presentato, e possiede un suo stile, forse troppo anonimo, ma certamente non copiato. Le dimensioni sono generose: per contenere un display da 5.5″ a Zopo ci sono voluti 153.6mm di lunghezza, 76.5mm di larghezza e, complice la capiente batteria, 8.8mm di spessore. abituato comunque ad un LG G3, non è stato un problema per me utilizzare il terminale, ma comunque se non siete amanti degli schermi piuttosto grandi, questo device non fa per voi.

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Frontalmente, come in quasi tutti gli smartphone, ci troviamo di fronte ad un unico pannello di vetro, che copre display e bordi, con una (a mio avviso elegante) scritta Zopo sulla parte inferiore del pannello stesso, ed un classico microfono, accompagnato da fotocamera interna, su quella superiore.

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A separare la parte frontale da quella superiore ci pensano 8.8mm di plastica gommata, intervallati da due sottili strisce di alluminio, che danno un tocco quasi “premium” al telefono. I pulsanti, tre, come al solito, sono tutti concentrati sul lato destro, con quello di accensione \ spegnimento posto sotto al bilanciere del volume. Onestamente, se devo trovare il pelo nell’uovo, si sarebbe potuta adottare una disposizione migliore: spostare i tasti mezzo centimetro più in basso avrebbe solo giovato all’ergonomia complessiva.

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Il bordo inferiore è scarno, ad eccezione della classica porta micro-USB, spostata verso destra, e di un microfono, di cui parleremo in seguito.

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Superiormente possiamo notare una normale entrata Jack da 3.5mm, da utilizzare in abbinamento alle cuffie incluse in confezione (o ad altre, se preferite).

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La back cover (removibile) mi ha colpito positivamente: parlando del pezzo in sé, è fatto in plastica, ma con un effetto “metallic skin” molto (MOLTO) simile a quello adottato da LG con il suo ex top di gamma, il G3. Lo speaker del dispositivo è posto sulla suddetta cover, mentre in alto troviamo la fotocamera da 13,2 megapixel ed il singolo led flash.

display

Il display, un’unità, come già detto, da 5.5″ FullHD (1920 x 1080p) mi è sembrato di qualità soddisfacente: premettendo che ultimamente preferisco gli AMOLED, questo LCD non mi ha dato alcun problema. I neri non sono certo assoluti, e gli angoli di visuale non perfetti, in quanto i colori tendono a sbiadirsi mano a mano che si ruota il dispositivo, però la luminosità del componente è ottima, così come ho apprezzato molto la risoluzione. Con l’era dei QHD infatti, i miei occhi si sono abituati a non vedere alcun accenno di pixel, ma spesso dalla Cina arrivano device con schermi dalle stesse dimensioni ma a 720p, per risparmiare sull’hardware; Zopo non l’ha fatto, e per fortuna aggiungerei.

Il display è accompagnato da una pellicola trasparente, già applicata, che lo protegge dai graffi. Personalmente l’ho voluta rimuovere, notando tuttavia come l’azienda non abbia svolto un buon lavoro in quanto a impronte: il componente non è particolarmente oleofobico e tende a trattenere ditate.

fotocamera

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La fotocamera, da 13.2 megapixel, è nella media: la messa a fuoco non è velocissima, e qualche volta si è costretti a ripetere uno scatto, specialmente se non si ha una mano ferma, perché poco nitido (alias sfocato), tuttavia generalmente, come potete notare dalla galleria in basso, le immagini presentano una buona qualità di dettagli. Il singolo flash led non è certo il non plus ultra del mercato, ma garantisce buoni scatti anche al buio.

Il software della fotocamera è molto completo: è possibile scattare foto panoramiche così come utilizzare dei particolari effetti. Si può scattare in contemporanea una foto con entrambi i sensori (modalità Pip) e regolare numerose impostazioni, che vanno dal tempo di esposizione al bilanciamento dei bianchi, oltre che impostare una parola chiave (come cheese) per non dover toccare il device per effettuare uno scatto (anche se questa modalità funziona una volta su due). Il limite, come spiegavo, è rappresentato dall’hardware, che è buono ma non eccellente.

software

La personalizzazione Zopo di Android 5.1 Lollipop è forse la migliore fra quelle (cinesi) che io abbia mai visto: il launcher è pulito, essenziale, e non è presente bloatware di sorta, in quanto le poche applicazioni non utili sono facilmente disinstallabili. Tutto è tradotto in italiano è la fluidità non ha nulla da invidiare ad un top di gamma.

Come su tutti i dispositivi MediaTek è possibile programmare accensione / spegnimento del device, molto comodo se di notte preferite non dormire con il cellulare acceso, ma avete bisogno di una sveglia. Sono presenti inoltre numerosissime gesture, che vanno dal doppio tap sul display per risvegliare il terminale, a numerosi comandi a schermo spento (elenco completo in galleria).

E’ da segnalare la presenza di un sensore, simile a quello di molti terminali Samsung, che rileva il movimento delle nostre mani, permettendo di sfogliare le foto in galleria o interagire con le più disparate applicazioni senza dover toccare lo Speed 7 Plus. E’ una feature che personalmente non utilizzo quasi mai, ciò nonostante ho apprezzato molto la sua presenza, che rende lo smartphone ancora più completo.

Dal punto di vista della batteria, l’azienda ha svolto un ottimo lavoro di ottimizzazione del sistema operativo, portando sul mercato un terminale che non fatica ad arrivare sino a sera inoltrata con una ricarica completa.

conclusioni

Ad un prezzo di 205.37 euro su TinyDeal, sicuramente questo Zopo Speed 7 Plus rappresenta una validissima alternativa ai telefoni più blasonati, e, vi dirò la verità, l’ho consigliato anche ad alcuni amici. Come dicevo nella prefazione infatti, ho spesso avuto modo di testare device provenienti dalla Cina, ma mai sono stato così colpito (se non da Huawei, Xiaomi o Meizu) come in questo caso.

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