Uno dei problemi comuni che si riscontrano quando si utilizza un dispositivo senza i servizi Google è sicuramente il reperimento delle applicazioni. A causa dei dazi voluti da Donald Trump, Huawei ha deciso di non implementare questi servizi e, di conseguenza, non è presente il Play Store. Un team di sviluppatori italiani ha creato un’applicazione, TrovApp, che ci permetterà di scaricare qualsiasi tipo di programma in maniera sicura e rapida.
Al Munich Security Conference (MSC), tenutosi venerdì a Monaco di Baviera, la portavoce della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, ha messo in guardia le nazioni dall’intraprendere affari con il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei e ha invitato tutte le nazioni presenti a cooperare con gli Stati Uniti allo sviluppo di una rete globale 5G.
Dopo quasi un anno, la situazione fra Huawei e gli USA non tende a migliorare. Come già avvenuto, l’amministrazione Trump ha, di nuovo, prorogato le licenze temporanee per altri 45 giorni. Ad oggi, però, continua a regnare l’incertezza su una decisione che, se confermata, potrebbe causare molti problemi all’azienda cinese.
Secondo un articolo del Wall Street Journal pubblicato oggi, funzionari statunitensi affermano di avere prove che Huawei utilizzi una backdoor per accedere alle reti di telefonia mobile in tutto il mondo. La società cinese nega le accuse
Le ripercussioni del ban di Trump ai danni di Huawei continuano a farsi sentire. Dopo che l’azienda cinese si è vista negata la possibilità di utilizzare i servizi di Google, tra i quali troviamo anche Maps, ha deciso di rivolgersi alla olandese Tom Tom.
Continuano a circolare in rete numerosi rumors riguardanti la nuova gamma di smartphone targata Huawei: stiamo parlando dei nuovi P40. A tal proposito, potrebbero essere state svelate le nuove colorazioni della variante Pro, con le annesse informazioni relative al comparto fotografico.
Uno degli smartphone più desiderati dello scorso anno è stato sicuramente il Huawei Mate X. A tal proposito, secondo alcune dichiarazioni ufficiali, l’azienda cinese vende circa centomila dispositivi al mese. Vi ricordiamo che il Mate X è disponibile solo in Cina e, di conseguenza, questi numeri non sono affatto negativi.
Uno degli smartphone Huawei più venduti del 2019 è stato sicuramente il P30 Lite. A tal proposito, l’azienda cinese ha presentato una edizione aggiornata di questo terminale. Così facendo, sono andati a migliorare quegli aspetti che lo rendono un medio di gamma molto prestante.
Nonostante il ban, Huawei continua a presentare smartphone. Proprio oggi, è stato ufficializzato l’Y6s, dispositivo di fascia medio bassa che si preannuncia essere molto interessante. La peculiarità di questo smartphone la ritroviamo nel comparto fotografico posteriore. Infatti, troviamo un singolo sensore fotografico che, grazie all’intelligenza artificiale, dovrebbe garantire degli scatti molto equilibrati.
Dopo aver annunciato il suo nuovo sistema operativo HarmonyOS ad agosto, Huawei ha finora rilasciato solo una smart TV, a marchio Honor, con tale tecnologia.
Durante un evento stampa tenutosi a Shenzhen, il presidente della divisone consumer di Huawei, Wang Chenglu, aveva rilasciato delle dichiarazioni riguardanti il nuovo sistema operativo del colosso cinese. A causa di alcune interpretazioni del tutto errate, Huawei ha dovuto ribadire che il sistema operativo proprietario HarmonyOS non è ancora pronto per essere implementato su smartphone e tablet.