A giugno, è stata individuata una nuova funzionalità “Ask for Music” basata sull’intelligenza artificiale nell’app YouTube Music. A luglio, Google ha confermato che tale funzionalità è in fase di test e che consentirà agli utenti di creare una playlist personalizzata descrivendo ciò che desiderano ascoltare. Ora, la funzionalità sta finalmente vedendo un lancio più ampio.
Sebbene siano passati anni da quando Google ha introdotto la modalità scura su Android, il colosso non ha ancora aggiornato tutte le sue app per supportare la funzionalità. L’app Google Opinion Rewards, ad esempio, non ha un tema scuro, ma questo potrebbe cambiare molto presto.
È passato molto tempo da quando Google ha confermato per la prima volta che avrebbe portato le informazioni sul ciclo della batteria su Android. La funzionalità è stata temporaneamente lanciata sulla serie Pixel 8 all’inizio di quest’anno prima di essere ritirata. Alla fine è approdata su Google Pixel 8a ma senza tornare sulla serie principale, almeno fino ad oggi. Infatti, fortunatamente, la serie Pixel 9 ora offre questa funzionalità pronta all’uso.
Un giudice federale della California ha segnalato che Google sarà presto costretta ad aprire il Play Store in seguito ad un verdetto della giuria che ha ritenuto il gigante della tecnologia colpevole di monopolizzare la distribuzione e la fatturazione delle app Android. Il giudice James Donato ha criticato la resistenza di Google al verdetto ed ha accennato a potenziali implicazioni globali per i rimedi.
Con una mossa che Google potrebbe non apprezzare, qualcuno su Reddit afferma di aver già ricevuto gli auricolari Google Pixel Buds Pro 2 nel suo negozio. Nel post incriminato, l’utente non pubblica nessuna foto del nuovo prodotto di casa Google, ma risponde ad alcune domande pubblicate nelle risposte.
C’è sempre più entusiasmo per l’uscita della serie Google Pixel 9 la prossima settimana e tutti i fan non vedono l’ora di mettere le mani sulle numerose novità che Google ha in serbo. Gli smartphone di Google sono sempre stati particolarmente esposti a numerosi leak e infatti sappiamo già quasi tutto.
Google Assistant è per molti l’assistente virtuale collaudato per svolgere le attività di routine sul nostro telefono ma, al giorno d’oggi, si ha anche la possibilità di sostituire Assistant con la nuova tendenza di Google Gemini. La piattaforma AI avanzata è distinta da Assistant e non riesce ancora a fare tutto ciò il suo predecessore può fare, ma si sta migliorando con il passare dei mesi. Ora, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe esserci l’ennesima espansione di Gemini.
È molto facile controllare la cronologia di Google Chrome e cercare di ricordare perché certi siti siano lì. Ciò può essere dovuto al fatto di essere indirizzato al sito tramite un’app anziché durante la navigazione su Chrome. Per risolvere questo problema, Google ha appena modificato la cronologia di Chrome per aggiungere un’indicazione se un sito è stato visitato tramite un’app di terze parti.
Una delle opzioni preferite per aggiungere il supporto di streaming ad una TV più vecchia è usare una Chromecast di Google con Google TV e, sebbene quell’hardware non sia stato aggiornato da anni, ad aprile alcuni rumors parlavano di una nuova generazione in arrivo a breve. Oggi diamo una prima buona occhiata a come potrebbe essere, con un aspetto ancora una volta rivoluzionario.
L’app Files by Google è pronta ad introdurre diverse nuove funzionalità, avvicinando le sue capacità di gestione dei file alle migliori app di esplorazione file. Si potranno provare queste funzionalità tramite flag nella versione 1.4237.652465286.1-release beta dell’app.
Le fughe di notizie continuano ad arrivare per la serie Pixel 9. A questo ritmo, Google potrebbe non avere più nulla con cui sorprenderci quando arriverà il suo evento Pixel. Questa volta, sono trapelati nuovi video di confronto ed una clip pratica che mostra le fotocamere del Pixel 9 Pro XL in azione.
Tra i tanti strumenti, Google offre un’utile funzionalità che consente di verificare se le proprie informazioni personali sono trapelate in una violazione dei dati. Chiamata “Dark web report“, questa funzionalità scandaglia il dark web alla ricerca di informazioni trapelate come nome, data di nascita, numero di telefono, e-mail, numero di carta di credito e molto altro, presentando poi un rapporto dettagliato per aiutare ad intraprendere le azioni appropriate.