Sony Xperia Z3: la recensione

5 Novembre 201462 commenti

Presentato lo scorso Settembre in occasione dell'IFA di Berlino, Xperia Z3 è il nuovo flagship di casa Sony del momento degno successore dei precedenti Z, Z1 e Z2. Dopo un paio di settimane di prova, siamo pronti per darvi i nostri pareri.

Unboxing

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Pur non essendo in possesso della confezione originale di vendita, è giusto parlare anche brevemente dell’unboxing in quanto possiamo quantomeno vedere alimentatore e auricolari che sono contenuti nella scatola ufficiale. Ottimi quest’ultimi (dalla forma onestamente “originale”) che offrono un suono fedele e pulito.

Frontalmente troviamo un display da 5.2 pollici IPS Full HD per un totale di 424 ppi, per la prima volta su un dispositivo Sony abbiamo inoltre due speaker stereo anteriori che fungono, rispettivamente, anche da cassa auricolare per le chiamate e da microfono principale. Presente inoltre la fotocamera frontale da 2.2MP e il LED di notifica RGB.

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La parte posteriore posteriore è realizzata ancora una volta in vetro e, oltre all’inutile e antiestetico (parere personale) logo NFC, troviamo la fotocamera da 20.7MP con flash LED.

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Sul lato destro sono posizionati il bilanciere del volume e il pulsante di accensione e spegnimento del dispositivo. Poco più in alto trovano alloggio gli slot per Nano SIM e Micro SD. Più in basso, invece, il pulsante dedicato alla fotocamera.

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Lato sinistro dedicato alla connettività con l’ingresso Micro USB e la porta per il collegamento alla dock station.

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Superiormente è presente l’uscita jack da 3.5 mm e il secondo microfono per la riduzione dei rumori di sottofondo. Pulita la parte inferiore.

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Di seguito la scheda tecnica

Sistema operativo Android 4.4.4 KitKat
Processore Qualcomm Snapdragon 801 Quad-core da 2.5GHz (GPU Adreno 330)
RAM 3GB
Memoria interna 16GB espandibile con Micro SD
Display 5.2 Pollici
Risoluzione Full HD (1920×1280)
Fotocamera posteriore 20.7 Megapixel
Fotocamera anteriore 2.2 Megapixel
Batteria 3100 mAh
Dimensioni 146.5 x 72 x 7.3 mm
Peso 152 g

Se ci soffermassimo ad analizzare le caratteristiche tecniche potremmo dire che poche sono le novità introdotte rispetto al predecessore Xperia Z2; tuttavia il nuovo top di gamma di casa Sony ci ha stupito sotto quasi tutti i punti di vista. Pur non essendo mai stato un amante dei prodotti Sony a causa dell’ergonomia, Z3 è riuscito a farmi finalmente avvicinare al produttore nipponico. Fronte e retro sono ancora una volta realizzati completamente in vetro mentre i bordi, questa volta più bombati, sono in alluminio e donano molto più grip al dispositivo eliminando quasi completamente l’effetto “mattonella” dei precedenti modelli. Gli angoli sono invece di un materiale plastico: scelta molto apprezzata in caso di cadute accidentali. Come già detto per gli altri dispositivi Sony, avrei preferito il pulsante di accensione un pollice più in alto con conseguente spostamento del bilanciere del volume, pur consapevole che ciò andrebbe in contrasto con il design Omni-Balance.

L’unica cosa irrisolta è purtroppo l’istinto suicida dei prodotti della gamma Z: se appoggiati su una superficie liscia, il vetro posteriore diventa una vera e propria saponetta e, se non stiamo attenti, rischiamo di ritrovarci il telefono per terra.

Display

Xperia Z3 monta un display Full HD IPS da 5.2″ con 424ppi. Abbiamo eseguito un confronto con il nostro LG G3 e la differenza (vuoi per il tipo di display, per la risoluzione o altro) si nota parecchio. I colori su Xperia Z3 a volte risultano sfalsati, soprattutto sulle fotografie. Buono l’utilizzo comune e la visualizzazione di contenuti multimediali. G3 vince senza il minimo problema per la realisticità dei colori che è pari alla realtà, Sony in questo deve migliorare. Ottimo l’angolo di visione che copre ogni necessità e molto migliorata la visibilità alla luce del sole che al momento è la migliore che abbia mai provato. Tra le funzionalità aggiunte abbiamo il doppio tap per “svegliare” il dispositivo, senza però poterlo ri-spegnere.

Non mancano e impostazioni di miglioramento dell’immagine: possiamo scegliere tra X-Reality for mobile (consigliata) e Super-vivid, che cerca di emulare un AMOLED sparando un po troppo i colori. Molto comoda l’ormai immancabile possibilità di utilizzo con in guanti come la regolazione del bilanciamento del bianco. Ormai di moda sui dispositivi, anche qui possiamo attivare l’opzione “Controllo controluce smart“, un altro nome per identificare l’impostazione che ci consente di tenere attivo il display se lo si sta guadando.

Fotocamera

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Z3 monta un sensore da 20.7 Megapixel ma con lenti nuove rispetto al precedente Z2. Parlando del lato software, invece, abbiamo a disposizione di una miriade di possibilità di funzionalità preinstallate e scaricabili in un secondo momento, alcune delle quali diventeranno delle vere e proprie applicazioni singole che potremo lanciare direttamente dal menu.

La modalità principale è sicuramente quella “Automatica superiore” che definisce i settaggi migliori per lo scatto che stiamo effettuando; la risoluzione massima è però limitata a 8MP. Se ci spostiamo nella modalità Manuale, invece, abbiamo la possibilità di impostare appunto manualmente i parametri potendo scattare fino a 15.5MP in 16:9 (5248×2952) e 20.7MP in 4:3

Modalità degne di nota sono la “Più fotocamere” che consente, utilizzando più device Xperia (e obiettivi Sony) di visualizzare su un solo display tutte le inquadrature e realizzare uno scatto unico e Timeshift video che ci consente di registrare video a rallentatore.

Non mancano i classici effetti a realtà aumentata e la registrazione video in 4K che stavolta non surriscalda in modo eccessivo il dispositivo, nonostante compaia il messaggio di avvertimento relativo alla temperatura ad inizio ripresa.

Batteria

Sony Xperia Z3 monta una batteria da ben 3100 mAh che garantisce l’arrivo a sera anche in condizioni di utilizzo veramente intenso senza utilizzare gli strumenti di risparmio energetico di Sony. La casa produttrice mette a disposizione alcune modalità e opzioni che aiutano l’utente che richiede veramente un’autonomia spregiudicata.

Si parte con in Risparmio energetico standard che, a batteria al di sotto del 20%, disattiva alcune funzionalità scelte dall’utente. Si passa poi alla Modalità STAMINA che risparmia energia quando lo schermo è spento disattivando temporaneamente il WiFi e il traffico dati; quando invece lo schermo è acceso, il dispositivo funziona normalmente. E’ inoltre possibile stabilire quali applicazioni debbano avere accesso alla rete anche a schermo spento (per esempio Whatsapp e le email). Possiamo anche decidere di utilizzare l’Utilizzo esteso che risparmia energia durante l’utilizzo del dispositivo anziché durante lo standby.

L’ultima modalità è denominata Ultra STAMINA e consente, come già visto su altri dispositivi della concorrenza, di ridurre al minimo le capacità del dispositivo aggiungendo fino a 20 ore di autonomia con il 7% di batteria.

Complessivamente siamo sempre riusciti ad arrivare a fine serata senza mai lamentarci della batteria scarica; anzi, rimanevamo sempre sorpresi della percentuale molto alta.

Software

L’interfaccia utente non si discosta molto da quella presente sugli altri smartphone Sony del momento; l’ottimo hardware si coordina perfettamente con un software molto personalizzato ma leggero, forse il solo ad avere subito poche critiche da parte degli utenti finali rispetto a Samsung ed HTC. Mantenendo il launcher quasi stock, Sony preferisce dedicarsi alle applicazioni di sistema personalizzandole e creandone di nuove che risultano comode e di facile utilizzo per l’utente; basti pensare come gli effetti scaricati per la fotocamera diventino delle vere e proprie app da lanciare dalla home o dal drawer senza passare per l’app “camera”. Il browser di default, che piaccia o meno, è Chrome; personalmente ho apprezzato molto. Ottime come sempre le applicazioni multimediali come Album e Walkman che sfruttano, durante la riproduzione di audio e video, la potenza dei due speaker frontali che offrono un suono non ai livelli di quello dei prodotti HTC ma comunque ben oltre la maggior parte degli smartphone del momento.

Apprezzata l’idea del doppio tap per “svegliare” il dispositivo anche se mancano le funzioni classiche – e comode, nulla da dire – di LG. Punto a favore però il multitasking che, oltre ad essere incredibilmente fluido, incorpora delle applicazioni preferite che si trasformano in veri e propri widget. Come potete vedere dall’immagine seguente, infatti, ogni app può essere aperta come finestra fluttuante in primo piano.

Complessivamente, il comparto software su Xperia Z3 è forse uno dei più fluidi che abbia provato tra gli ultimi top di gamma del momento, è raro vederlo tentennare o laggare nonostante le animazioni e gli effetti grafici che certo non mancano ed impegna il processore.

Conclusione

Come anticipato, durante la presentazione e sulla carta questo nuovo Z3 non ci sembrava nulla di speciale rispetto al precedente Z2. Tuttavia, provandolo qualche istante all’IFA di Berlino e per le ultime due settimane, possiamo constatare che ci ha davvero piacevolmente sorpreso, soprattutto per la fluidità e la maneggevolezza che possiede rispetto ai precedenti modelli e alle varie “padelle” che anche Sony si è adattata a fare. Chiudendo un occhio per quell’unico neo sul display, è assolutamente un dispositivo consigliato, già in commercio a un prezzo già ribassato che tocca anche i 529€. Attendiamo di testare il fratello minore: Xperia Z3 Compact.

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