Ci sono persone infatti che, volenti o nolenti, hanno dovuto fare i conti con il mix tra gioco e vita reale scaturito da Pokémon Go. È il caso della stazione di polizia di Darwin, in Australia, che dopo essere stata presa d’assalto dagli allenatori in quanto segnalata come Pokestop ha dovuto rilasciare un comunicato nel quale spiegava agli utenti che non c’era bisogno di entrare fin dentro la stazione per ottenere Pokeball gratuite, e ha inoltre invitato gli allenatori a prestare particolare attenzione mentre si attraversa la strada. Sarà andata sicuramente meglio agli utenti che, grazie ad un riutilizzo di vari punti di riferimento presenti su Ingress, si sono ritrovati davanti a palestre e Pokestop ubicate nei pressi di Sexy Shop e Strip Club.
Non si può dire invece che sia stato divertente quello che è successo a O’Fallon, in Missouri: secondo il dipartimento di polizia del posto una piccola gang di 4 persone (di cui una armata) si è servita dell’app per posizionarsi nei pressi di un Pokestop ad attendere gli ignari allenatori all’interno di una BMW nera, per poi derubarli di tutto ciò che avevano.
Ancora peggio è andata a Shayla Wiggins, una ragazza di 19 anni residente in una piccola cittadina del Wyoming. Durante la sua caccia si è recata presso un fiume per catturare un Pokémon aquatico segnalato dal gioco, ma quello che ha trovato invece è stato raccapricciante: in corrispondenza del Pokémon c’era infatti il cadavere di un uomo che galleggiava nelle acque circostanti. Dopo lo shock iniziale la ragazza a prontamente chiamato il 911, con il dipartimento di polizia che è velocemente intervenuto per recuperare e identificare il corpo. Quante possibilità c’erano di essere così sfortunati?
In qualunque caso, con il lancio globale e ufficiale di Pokémon Go e il conseguente aumento di giocatori siamo sicuri che di cose bizzarre ne succederanno molte altre, con la speranza che siano più divertenti e meno macabre.