Per chi non fosse a conoscenza di cosa sia nello specifico un wakelock, questo non è altro che un meccanismo di Android che permette di tenere attiva la CPU (wakelock parziale) o tenere acceso lo schermo (wakelock completo).
Il problema sorge però quando alcune applicazioni danno inizio a una lunga serie di wakelock parziali, spesso completamente inutili, facendo sì che la CPU non possa mai raggiungere lo stato di massimo risparmio energetico, causando così un notevole spreco di batteria.
La soluzione al problema è data così da Amplify, che permette di impostare una durata di tempo entro la quale l’elemento selezionato può dare inizio, o meno, a un wakelock.
Amplify, tuttavia, non permette solo di limitare i wakelock, ma garantisce la stessa funzionalità anche con altri processi Android, come gli allarmi e i servizi. Anche questi sono potenzialmente molto energivori, in quanto hanno i permessi necessari per attivare la CPU a proprio piacimento.
Una volta avviata l’applicazione, sarà possibile aprire un menù a tendina, dove, a seconda della selezione, si aprirà l’elenco associato in cui saranno presenti gli elementi del determinato gruppo, suddivisi a loro volta in tre categorie principali in base al fatto se è sicuro, oppure no, limitarli. Ovviamente alcuni processi fondamentali è consigliato lasciarli agire liberamente, come quelli che permettono al telefono di restare connesso alla rete e così via. Vista, tuttavia, la mole di applicazioni installabili su Android, Amplify non è in grado di riconoscere tutti gli elementi e perciò alcuni saranno relegati nella categoria “sconosciuti”, dove, a discrezione dell’utente, possono essere soggetti a limitazioni.
Selezionando con un semplice tap l’elemento che si è scelto di monitorare, si aprirà un menù in cui viene mostrata, dove disponibile, una descrizione sul funzionamento del processo scelto e, cosa fondamentale, il controllo dei wakelock, quantificabile in secondi. Il valore suggerito è di 4 minuti, ossia 240 secondi, ma è regolabile a piacimento. Una volta inserita la durata, sarà automaticamente attiva e non saranno necessarie altre procedure.
Un corretto utilizzo dell’applicazione può quindi aiutare seriamente a limitare gli sprechi di batteria, per cui se rilevate un notevole calo di energia, specie quando il telefono è in stand-by, Amplify può mettere la parola fine al problema.
Ricordo ancora una volta che per il funzionamento è necessaria l’installazione di Xposed Framework; l’applicazione è scaricabile dal link poco qua sotto oppure nella sezione “Downloads” di Xposed Installer.