Nuovi aggiornamenti sulla fusione Wind-Tre Italia

7 Settembre 201673 commenti

Uno dei topic più discussi nel corso delle ultime settimane riguarda certamente la fusione di due operatori telefonici operanti nel mercato italiano, Wind e Tre Italia. L'incorporazione, annunciata durante l'Agosto dello scorso anno, è stata recentemente accettata dal garante delle telecomunicazioni dell'Unione Europea, il quale ha di conseguenza dato il nulla osta all'operatore francese Illiad, il quale diverrà il quarto carrier mobile del nostro paese dopo che la fusione tra Wind e Tre andrà definitivamente in porto.


Sebbene la notizia sulla fusione sia iniziata a circolare già dall’Agosto del 2015, non sono stati annunciate fino ad ora informazioni più dettagliate sul futuro operatore telefonico che nascerà dalla fusione tra Wind ed H3G. Questa nuova entità, che diverrà il secondo gestore del BelPaese in termini di clientela (in totale, saranno circa 34 milioni i clienti che confluiranno nella nuova realtà, ndr.), non ha quindi ancora un nome, così come non si conoscevano, fino ad oggi, le politiche delle due società nei confronti dei dipendenti.

Quest’oggi, attraverso un documento inviato di UniIndustria, quindi l’unione degli industriali e delle imprese italiane, destinato a tutte le sedi sindacali del territorio, è stato possibile venire a conoscenza di altri dettagli sulla fusione delle società controllate da Vimpelcom Ltd e H3G S.p.A.. Infatti, la fusione, che procederà per incorporazione, vedrà, al termine, il controllo da parte di 3 Italia di tutto il pacchetto azionario delle due compagnie. Inoltre, il 2 Settembre scorso la nascita della nuova società è stata accettata sia dagli azionisti di WAHF (WIND Acquisition Holding Finance S.p.A.), Società senza dipendenti diretti, sia da quelli di H3G e dovrebbe terminare non prima dell’8 Novembre 2016.

Successivamente a questo giorno i 6136 dipendenti di Wind passeranno sotto l’ala di Tre Italia, aggiungendosi ai 2829 dipendenti della compagnia di Trezzano sul Naviglio, continuando però ad avere due tipologie diverse di contratti a seconda delle aziende fino al momento in cui non verrà definito un contratto comune. Per quanto riguarda invece i dipendenti che saranno assunti successivamente alla fusione, saranno applicati gli accordi vigenti attualmente in Tre Italia, in attesa del contratto comune sopra citato. Vengono ribaditi, inoltre, che questa nuova sinergia avrà il compito di migliorare l’efficienza del business, di elargire nuovi investimenti per le tecnologie ed i servizi sempre più all’avanguardia, mentre non sono presenti altri dettagli a riguardo dei cambiamenti tariffari che potrebbero riguardare gli attuali clienti dei due operatori.

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