Brutta giornata per Larry Page in tribunale [CASO ORACLE-GOOGLE]

19 Aprile 20127 commenti

Il CEO di Google ha avuto una giornata difficile in tribunale, dovendo rispondere alle accuse degli avvocati di Oracle che affermano che Page era a conoscenza del fatto che la compagnia stava violando la proprietà intellettuale di Java mentre Android veniva sviluppato.

Una delle prime prove su cui Oracle ha puntato, sarebbe la mail inviata da un ingegnere di Google, tale Tim Lindholm, che sarebbe stato incaricato di trovare un alternativa a Java per essere utilizzata in Android. Google ha lottato duramente per escludere questa mail dalle prove, ma alla fine non ci è riuscita.

L’e-mail incriminata reciterebbe così:

“Quello che ci hanno chiesto attualmente di fare (riferendosi a Page e Brin) è di scoprire quali alternative tecniche esistono a Java da usare per Android e Chrome. Ne abbiamo seguite un paio, ma fanno tutte schifo. Abbiamo concluso che abbiamo bisogno di negoziare una licenza per Java sotto i termini di cui abbiamo bisogno.”

Page ha in seguito affermato di non ricordare questa e-mail, tanto da non chiedere neanche a Lindholm di indagare sul fatto ed eventualmente cancellare le prove. In seguito ha ripetuto che Google ha provato varie volte a trovare un accordo con Sun per le licenze d’utilizzo di Java, ma alcuni attriti fra le due compagnie hanno fatto in modo che non si concludesse nulla (di buono). Poi ha continuato dicendo:

“Avremmo davvero voluto usare la tecnologia della Sun. Usarla ci avrebbe risparmiato tempo ed evitato problemi. Quando non siamo stati in grado di concludere un rapporto commerciale con loro, siamo andati per la nostra strada.”

Per Page è stato il secondo giorno in tribunale, ed era visibilmente agitato mentre veniva interrogato. Il giudice lo ha avvertito che probabilmente sarà di nuovo chiamato in causa più avanti nel caso.

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