Per chi non lo ricordasse, Oracle si è scagliata contro Google accusandola di aver utilizzato parte del proprio codice Java per realizzare Android. Infatti l’azienda californiana sostiene anche che senza queste stringhe illecitamente utilizzate il sistema operativo di BigG non esisterebbe.
Dopo aver lottato per anni, senza mai arrivare ad una conclusione, Google ha deciso di porre la parola fine abbandonando definitivamente quella porzione di codice sostituendola con OpenJDK. Quest’ultimo è un linguaggio JavaSE arrivato sul mercato nel 2007 e rilasciato sotto licenza GNU GPL (quindi di libero utilizzo), prima che venisse acquisito proprio da Oracle.
Sfruttando questa piattaforma il colosso di Mountain View potrà sostituire la parte di codice che in questi anni ha causato moltissimi problemi e lo farà già nel 2016 con la prossima versione Android N.
Fortunatamente questo cambiamento interno non avrà ripercussioni sul sistema e le sue funzionalità.