TensorFlow era in origine un progetto sviluppato da ricercatori ed ingegneri del Team “Google Brain” a lavoro sull’area dell’intelligenza artificiale, con lo scopo di condurre delle operazioni definite di “machine learning” ed una profonda ricerca sulle reti neurali. I progressi in tali ricerche sono stati talmente positivi che hanno convinto Google ad applicare la tecnologia alla base di TensorFlow anche in molti altri campi fino ad arrivare all’annuncio di oggi che sancisce ufficialmente la natura OpenSource del progetto.
TensorFlow è quello che usiamo ogni giorno nel team Google Brain e, mentre è ancora molto acerbo e ci sono un sacco di angoli da limare, sono entusiasta di avere l’opportunità di costruire una comunità di ricercatori, sviluppatori e i fornitori di infrastrutture intorno ad esso.
Vincent Vanhoucke, Tech Lead Manager Google Brain Team
A detta di Google stessa, TensorFlow è in grado di elaborare ogni calcolo che possa essere espresso tramite un diagramma computazionale e qualsiasi algoritmo di apprendimento macchina “gradient-based” non potrà che beneficiare dei nuovi livelli di auto-differenziazione e di ottimizzazioni di prim’ordine della suite software.
In termini più tecnici, il “Deep Learning Framework” è sia una backend C++, che può essere eseguita su CPU, GPU NVIDIA, Android, iOS e OS X, così come un front-end Python che si interfaccia con NumPy, notebook iPython, e altri tool Python-based.
Vincent Vanhoucke, Tech Lead Manager Google Brain Team
TensorFlow è disponibile come una libreria autonoma; tutti i suoi strumenti derivati, come esercizi, esempi e guide sono sotto licenza Apache 2.0 e, se volete approfondire le vostre conscenze su questo software, vi rimandiamo al suo sito ufficiale.
L’obiettivo dell’ apprendimento automatico delle macchine è quello di produrre una tecnologia che funzioni in modo simile al cervello umano. Non esserci ancora riusciti è un dato di fatto ma, “se il buongiorno si vede dal mattino….”
httpvh://youtu.be/oZikw5k_2FM