Come sappiamo, infatti, in caso di furto o smarrimento del proprio smartphone è possibile che i malintenzionati abbiano accesso ai dati personali, aggiungendo al danno la classica beffa: per questo motivo, in alcuni Paesi, come la Corea del Sud o lo Stato della California, sarà presto obbligatorio per i produttori di smartphone dotare i propri device di strumenti, hardware o software, tramite i quali bloccare il dispositivo in casi del genere.
Qualcomm ha però deciso di anticipare i tempi: il maggior chipmaker mobile al mondo doterà i suoi SoC della tecnologia SafeSwitch, un kill switch hardware che, oltre a non essere violabile (a differenza delle corrispondenti soluzioni software), renderà il processo di blocco reversibile in caso il device dovesse tornare nelle mani del legittimo proprietario, rendendo al contempo la vita più facile agli stessi produttori.
La nuova tecnologia dovrebbe essere supportata e integrata anche su alcuni chip già sul mercato ma, al momento, Qualcomm non ha fornito ulteriori dettagli in merito.