Recensione Lenovo Tab P11 Pro (2nd Gen): a tutta produttività!

8 Ottobre 2022Nessun commento

Lenovo Tab P11 Pro di seconda generazione è il protagonista della recensione di oggi. Presentato poco più di un mese fa, si rivolge ad un pubblico di professionisti grazie al supporto alla tastiera fisica e ad una interfaccia ad hoc per l'utilizzo con tasti e trackpad. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio!

Confezione 

Lenovo Tab P11 Pro viene spedito in una confezione che oltre alla manualistica varia contiene un cavo USB-C 3.0 e l’alimentatore da 20W.
Insieme all’unità che ho provato erano incluse lo stilo Lenovo Precision Pen 3 e la cover stand con tastiera, che però ad oggi vengono vendute separatamente. 

Costruzione e design 

Il tablet misura 263,66×166,7×6,8mm e pesa 480g. Il lato inferiore ospita l’ingresso USB-C e i primi due speaker stereo JBL (con supporto a Dolby Atmos), mentre su quello superiore troviamo gli altri due altoparlanti, il tasto di accensione/sblocco e il carrellino in grado di ospitare una MicroSD, caratteristica sempre molto gradita. 

Sul bordo destro due microfoni e i tasti per il controllo del volume, mentre il sinistro è interamente dedicato al connettore per  la tastiera. 

Sul retro troviamo una fotocamera da 13MP (f/2.4) e una back cover in due tonalità liscia e piacevole al tatto oltre che abbastanza resistente alle impronte. 

Display

Lo schermo di Lenovo Tab P11 Pro 2 è un OLED da 11,2”  2,5K; la luminosità massima è di 600 nits, non abbagliante ma comunque sufficiente se lo si utilizza all’esterno, mentre non manca il supporto ad HDR10+ e Dolby Vision. 

Poco da appuntare: i colori sono vivaci e piacevoli alla vista, le animazioni fluide grazie alla frequenza di aggiornamento di 120Hz e le dimensioni sono più che sufficienti per l’utilizzo di più applicazioni contemporaneamente. 

Uso quotidiano

Ad alimentare il tablet troviamo un processore MediaTek Kompanio 1300T accompagnato da 8GB di RAM e 256GB di memoria interna, mentre il software è Android 12 con qualche personalizzazione del produttore, comunque non invasiva. Lenovo promette due major update (dunque fino ad Android 14) e tre anni di aggiornamenti di sicurezza. 

Sulle prestazioni nulla da dire: il dispositivo è estremamente reattivo anche utilizzando applicazioni pesanti e non viene impensierito nemmeno quando si trova a gestire più finestre contemporaneamente.

Trattandosi di un tablet pensato per la produttività e per l’uso con penna e tastiera, è doveroso soffermarci su potenzialità e limiti di questa modalità di utilizzo; per testarlo al meglio ho quindi deciso di portarlo con me durante una trasferta di lavoro di un paio di giorni.

La tastiera si collega al dispositivo mediante uno stand magnetico molto robusto e viene immediatamente riconosciuta dal sistema senza bisogno di alcuna configurazione aggiuntiva. La qualità costruttiva è buona, pur non ricorrendo a materiali nobili come l’alluminio: i tasti sono solidi quanto basta per offrire un buon feedback ed evitare pressioni accidentali e al suo interno troviamo un magnete che permette al tablet di bloccarsi quando chiudiamo la custodia. Anche lo stand posteriore si serve di un magnete per rimanere attaccato alla back cover e mi ha colpito per la sua solidità: lo schermo resta nella posizione che abbiamo scelto senza difficoltà sia su superfici piane e rigide, ma anche appoggiando il tablet sulle ginocchia si gode di una buona stabilità. Lo stilo Lenovo Precision Pen 3 è magnetico e può essere alloggiato sul retro del dispositivo, facendo nel frattempo “il pieno” grazie alla ricarica wireless. 

Nel complesso, dopo un breve periodo di ambientamento, l’esperienza utente è intuitiva e senza compromessi, soprattutto ricorrendo alla Modalità produttiva; quest’ultima modifica l’aspetto dell’interfaccia di Lenovo Tab P11 Pro rendendola simile a quella di un PC portatile, con tanto di taskbar sul bordo inferiore e possibilità di aprire e ridimensionare più finestre contemporaneamente. 

Durante l’utilizzo in questa modalità non ho praticamente mai dovuto ricorrere al touchscreen, quasi dimenticandomi di star utilizzando un tablet anzichè un notebook: il trackpad è molto preciso e supporta diverse gesture (scroll delle pagine, passaggio da un’app all’altra…), l’input lag della tastiera è trascurabile e lo stilo offre una scrittura mano libera precisa e funzioni che mi sono tornate molto utili come la cattura personalizzata della schermata. Ancora, molto interessanti le scorciatoie offerte dalla tastiera:  oltre che per regolare il volume e attivare o disattivare il microfono, troviamo anche tasti per avviare la modalità produttiva, dividere o bloccare lo schermo e per catturare rapidamente uno screenshot. 

Due gli appunti che mi sento di fare: in primo luogo, quando si è in modalità produttiva e si avvicina il cursore al bordo superiore del dispositivo troppo velocemente, le icone che si trovano in questa porzione di schermo diventano inaccessibili in quanto coperte da una ulteriore barra con i comandi per chiudere o ridimensionare la finestra.
Inoltre, nonostante sia possibile evitare che la tastiera virtuale si apra quando è connessa anche quella fisica, mi è capitato più di una volta di dover selezionare nuovamente questa impostazione dal menu in quanto i tasti virtuali continuavano ad apparire a schermo dimezzandone la superficie utile. In entrambi i casi si tratta comunque di difetti software facilmente correggibili.

Produttività per Lenovo non significa però trascurare il comparto multimediale: gli altoparlanti JBL con Dolby Atmos restituiscono un suono pulito e immersivo, mentre il display da oltre 11″ è perfetto per guardare un film o una serie TV quando siamo fuori casa.

Il comparto fotografico è quello che brilla meno, ma è comunque sufficiente per l’utilizzo che se ne fa: la  fotocamera frontale da 8MP, seppur un po’ avara di dettagli, va più che bene per le videochiamate, mentre quella posteriore, da 13MP, pur restituendo scatti un po’ troppo saturi e rumorosi, fa il suo dovere quando si tratta di scannerizzare documenti o codici QR. 

Avendolo utilizzato prevalentemente all’esterno, per tutti e due i giorni ho mantenuto la luminosità sopra il 75%, senza però intaccare eccessivamente l’autonomia: la batteria da 8.600mAh mi ha regalato due giorni pieni di utilizzo con più di 6 ore di schermo, nonostante diverse ore di navigazione, suite Google e playback video. 

Conclusioni

Lenovo Tab P11 Pro 2nd Gen è un prodotto senza dubbio ben riuscito: leggero, maneggevole e facile da usare, offre una scheda tecnica di tutto rispetto e una serie di funzionalità implementate davvero bene al netto di qualche piccolo difetto di gioventù. 

Il prezzo di vendita della versione 128GB senza accessori è di 499€, ai quali andranno aggiunti 60€ per la Precision Pen 3 e il prezzo della tastiera.
Quest’ultima non è acquistabile per ora sul sito Lenovo e dovrò fare riferimento ad uno street price intorno ai 100€ (anche se dovrete probabilmente rivolgervi a siti di e-commerce extra UE).
Durante le mie ricerche mi sono imbattuto anche in un bundle molto interessante, con tablet, penna e tastiera a poco meno di 700€, cifra a mio parere allettante e che rende molto difficile trovare validi competitor nella stessa fascia di prezzo.
Segnaliamo anche che Tab P11 Pro rientra nel servizio Affidabilità Garantita di Lenovo, attivo fino al 31 marzo 2023 sui prodotti consumer. In caso di guasto tecnico entro i primi 365 giorni dalla data di acquisto, il programma prevede, oltre alla riparazione del dispositivo in garanzia, il rimborso fino a un massimo di 1.000€. 

Tirando le somme, se siete alla ricerca di un tablet affidabile che possa essere utilizzato per lavorare in mobilità, facendo in alcuni casi a meno di portare con voi anche notebook, il mio consiglio è di dare una possibiltà a questo Tab P11 Pro: potreste rimanere piacevolmente sorpresi.

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