Mentre il futuro del dispositivo che ha “aperto” il segmento degli smartglass è in dubbio (parliamo ovviamente di Google Glass: leggete questo post per qualche informazione in più), altri concorrenti si apprestano a lanciare le proprie proposte: tra questi c’è Huawei, che presenterà i suoi smartglass marchiati Honor il 24 Novembre.
Glass è certamente uno dei progetti più innovativi di Google, che ha sempre scelto un approccio cauto per portarlo avanti: la periferica non è ancora disponibile sul mercato mondiale (è possibile acquistarla solo negli USA, divenendo “Explorer”, e a prezzi proibitivi), ma secondo un report gli sviluppatori che avevano deciso di portarvi le proprie applicazioni starebbero riconsiderando le proprie scelte.
Sin dal loro debutto i Google Glass non sono stati ben accolti da tutti, infatti in molti hanno immediatamente sottolineato più volte i problemi che avrebbero potuto causare. In questi anni abbiamo spesso raccontato storie riguardanti multe per l’utilizzo dei Glass durante la guida, oppure divieto d’utilizzo al casino ed anche all’interno dei cinema. Proprio per quest’ultimi è arrivata una scelta drastica negli Stati Uniti.
Se dalle nostre parti i fondi per le forze dell’ordine coprono a malapena le necessità minime, altrove chi si occupa di garantire il rispetto della legge se la passa decisamente meglio: in particolare, le forze di polizia di Dubai, che già sfrecciano su costose supercar, avranno presto in dotazione anche Google Glass.
Con l’avvento dei Google Glass sul mercato molti si sono domandati quanto potessero essere pericolosi alla guida, e la risposta è prontamente arrivata dalla University of Central Florida.
I Google Glass possono essere acquistati da qualunque cittadino (o residente) americano, purché sia disposto a spendere i “soliti” 1500$ per un hardware ancora in beta.
In alcune grandi sedi di Mediaworld e Saturn sono stati avvistati i tanto desiderati ma fin’ora poco appetibili Google Glass, ad un prezzo che, oltre ad essere spropositato, non è giustificato, come più volte abbiamo detto, dall’hardware del prodotto.
Quella degli smartwatch è una delle ultime frontiere che il settore mobile ha recentemente raggiunto e l’arrivo di Android Wear dovrebbe dare ulteriore impulso al settore, verso cui il grande pubblico è finora rimasto piuttosto freddo. Decisamente freddo anche l’approccio del co-fondatore di Apple Steve Wozniak, che ha bocciato senza appello Samsung Galaxy Gear.
I Google Glass sono da oggi disponibili all’acquisto sul Google Play Store inglese, ad il “modico” prezzo di mille sterline.
I Google Glass sono certamente molto richiesti e attualmente solo i fortunati utenti statunitensi hanno potuto acquistare a circa 1500$ la versione Explorer di questi occhiali tecnologici. Spesso si è parlato di un possibile debutto su altri mercati ma fino ad oggi non sono mai arrivate conferme. Invece durante le ultime ore, secondo un rumor, i Google Glass potrebbero debuttare anche in Europa ma solamente dopo il Google I/O 2014.
I Google Glass stanno subendo molti ed importanti cambiamenti grazie anche all’ottimo lavoro dei primi Explorer ed al recente arrivo sul mercato aperto statunitense (1500$), avvenuto durante la metà del mese di Maggio. Attualmente la versione in vendita non è ancora quella definitiva, bensì quella Explorer, perciò altri cambiamenti potrebbero arrivare durante i prossimi mesi.
![[Computex 2014] ChipSip SiME, la risposta taiwanese a Google Glass](https://static.androidiani.com/wp-content/uploads/2014/06/2014052706522774726-473x355.jpg)
Con l’avvio del proprio progetto, Google ha aperto la corsa alla conquista del nuovo mercato degli smart glass. Ovviamente la concorrenza non sta a guardare e diverse aziende stanno preparando le proprie proposte per lanciare la sfida a Big G; tra queste, la taiwanese ChipSip, che al Computex 2014 mostra i progressi fatti dal suo SiME.