Continua inesorabile il declino di Adobe Flash Player, il plug-in che fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello sul web e su Android. Dopo l’abbandono anche da parte di Android un’altra piattaforma che fino ad oggi sfruttava tantissimo il Flash ha deciso di sostituirlo con il più semplice HTML5, stiamo parlando di YouTube.
Il globo dei social network è in continua evoluzione anche se ormai le piattaforme più diffuse hanno già consolidato la propria posizione sul mercato. Facebook è certamente il più popolato, ma Google+ cerca di tenerne il passo, anche se con qualche difficoltà. Una nuova notizia sull’utenza del social di Mountain View ci arriva direttamente da Repubblica.
BigG colpisce ancora! Bloomberg Businessweek conferma l’accordo raggiunto da Google con gli statunitensi Sprint e T-mobile con quali collaborerà come operatore mobile virtuale sul territorio USA per poi espandersi in tutto il mondo.
Non sembra essere stato un esperimento molto apprezzato dagli utenti e forse le scarse vendite hanno convinto Google che il Play Store è adatto solamente a dispositivi Nexus. Se lo scorso anno in molti sembravano attendere l’arrivo di top-gamma in versione Google Play Edition, in questi ultimi mesi la richiesta sarebbe calata tanto da porta BigG alla rimozione.
Le voci circolavano già da diversi giorni, ora è ufficiale. Google partecipa attivamente a SpaceX con l’obiettivo di connettere alla Rete tutto il pianeta mediante 4 mila satelliti a bassa quota.
Stando a quanto riporta Marissa Maier, CEO di Yahoo, una delle migliori (e più famose) politiche della Silicon Valley, orientata alle risorse umane, potrebbe, in realtà, non essere mai esistita.
Dopo lo shopping sfrenato di qualche mese fa il colosso di Mountain View è tornato sul mercato per poter ampliare ulteriormente le proprie conoscenze. Tra le ultime società individuate da Google ci sarebbe SoftCard, un’azienda specializzata nei pagamenti in mobilità che potrebbe far molto comodo a BigG per il perfezionamenti dei sistemi di Wallet.
L’arrivo di Lollipop sui dispositivi Nexus è stato accolto con interesse dall’utenza, viste le numerose novità che la nuova major release Android ha portato con sè. Ben presto, però, ci si è resi conto che il software porta con sè anche numersi bug, da alcuni macroscopici ad altri di piccola entità, uno dei quali è stato appena “tappato” da Google.
Una simile notizia era già emersa sul web alcuni mesi fa ma allora non eravamo in grado di fornire alcuna conferma, ed invece durante le ultime ore il colosso di Mountain View ha chiarito ogni dubbio confermando che il Nexus 4, realizzato nel 2012 da LG, non supporterà le nuove API della fotocamera introdotte in Lollipop.
Abbiamo conosciuto ed apprezzato Android One durante gli scorsi mesi con un primo debutto in India grazie alla collaborazione con produttori come Karbonn. La scelta di portare Android e gli smartphone anche in mercati ancora poco sviluppati potrebbe essere una svolta ed infatti Google ha iniziato l’espansione di questo progetto anche in Bangladesh, Nepal e Sri Lanka.
Ricordate Android Auto? E’ il progetto grazie al quale Google ha iniziato a puntare con decisione al mondo dell’auto. Il robottino verde è in espansione e sta per arrivare anche nelle nostre macchine.
Google è costantemente al lavoro per migliorare ed ampliare ulteriormente il supporto a Chromecast, il dongle HDMI che ci permette di fruire di contenuti multimediali su qualsiasi TV tramite i nostri device Android. Tra i servizi attualmente supportati presto potremmo ritrovare anche Google Maps, almeno secondo quanto emerso da un’analisi dell’ultimo update.