Sarà un limite tecnologico, una scelta dei produttori o qualsiasi altra ragione che vi venga in testa, fatto stà che quello della batteria è un problema ripetuto che, anche oggi nel 2015, continua a manifestarsi nel settore mobile, indipendentemente dal produttore specifico dello smartphone. Durante il Mobile World Congress del mese scorso, punto di ritrovo della tecnologia mobile e non solo, abbiamo anche dedicato un editoriale sul tema.
Il mondo della ricerca è al lavoro da tempo sulla questione, abbiamo visto le idee della Stanford University, quella della SolidEnergy, e tante – davvero – altre. Non si può di certo dire che la ricerca non stesse facendo nulla a riguardo, tutt’altro. Tra gli innumerevoli laboratori incentrati sull’argomento, c’è ovviamente anche quello di Google X, e la conferma ci arriva direttamente dal Wall Street Journal:
At Google, Dr. Bhardwaj’s group is trying to advance current lithium-ion technology and the cutting-edge solid-state batteries for consumer devices, such as Glass and Google’s glucose-measuring contact lens, according to the people familiar with the matter.
Non è chiara la tecnologia o la composizione delle batterie in fase di sperimentazione nei Google X lab, ciò che è certo, però, è che queste verranno sicuramente testate per poi eventualmente adottate nelle prossime generazioni di dispositivi mobili, quali gli smartphone, gli indossabili, ma anche le nanoparticelle elettroniche impiantabili nel corpo umano.
Purtroppo i dettagli a riguardo finiscono qui ma, impazienti di ricevere ulteriori informazioni, ci fa davvero piacere sentire che anche aziende importanti come Google sono operative con decisione in settori in cui si sente davvero il bisogno di rinnovamento.
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