![Ecco come in Cina viene assemblato e testato un tablet low-cost [VIDEO]](https://static.androidiani.com/wp-content/uploads/2012/06/boxchip-a13-tablet-factory-tour.jpg)
Come sappiamo, la totalità dei dispositivi, che siano smartphone o tablet, che utilizziamo viene prodotta in Estremo Oriente, spesso purtroppo in condizioni di lavoro assolutamente inadeguate e finanche pericolose. Oggi vi proponiamo un video che mostra dall’interno il processo di realizzazione e testing di un tablet low-cost in una fabbrica di Shenzen, in Cina.
La nuova linea L-Style di LG presto sarà completamente disponibile per il mercato europeo grazie all’arrivo dello smartphone di fascia media. Dopo Optimus L3, il piccolo, ed Optimus L7, il grande, anche l’Optimus L5 è pronto al debutto ufficiale con un prezzo davvero interessante, sotto i 200 €. Anche le caratteristiche sono intermedie rispetto ai due smartphone che abbiamo già conosciuto e che abbiamo visto arrivare nei nostri negozi durante le scorse settimane.
Continua senza sosta il lavoro, lo sviluppo del celebre Team Cyanogen per l’omonima ROM, la CyanogenMod 9. Quest’ultima è basata sull’ultima distribuzione Android 4.0 Ice Cream Sandwich ed offre pieno supporto a moltissimi device che ancora oggi non hanno ricevuto l’aggiornamento ufficiale o che mai lo riceveranno. Tra i tanti dispositivi Android compatibili con questa ROM troviamo anche l’ultimo tablet di casa ASUS, il Transformer Pad 300, il quale nelle scorse ore ha ricevuto una prima versione della CyanogenMod 9.
Sicuramente lo smartphone Motorola dotato di sistema operativo Android più atteso del momento è il Droid RAZR HD, avvistato nelle ultime settimane in alcuni scatti fotografici. Ovviamente la celebre casa alata sembra non avere intenzione di puntare solamente sulla fascia alta del mercato Android, come testimonia una nuova foto dal vivo di un presunto smartphone dotato del nostro amato robottino verde e di tastiera fisica QWERTY; un nuovo Droid destinato per gli USA?
![Samsung Galaxy S III: flop per il policarbonato, ecco le prime crepe sulla back cover [Update 2: ulteriori testimonianze]](https://static.androidiani.com/wp-content/uploads/2012/06/20120616_115753-1024x768.jpeg)
Ebbene, dopo un paio di settimane dall’uscita sul mercato iniziano i primi problemi per il nuovo Galaxy S III di Samsung. Qualcuno forse si ricorderà i problemi riscontrati sul Galaxy S II poco dopo l’uscita lo scorso anno e adesso è il momento di chiamare in causa il nuovo terminale di punta prodotto da Samsung.
In queste ultime settimane Linus Torvalds, il padre del kernel Linux, ha fatto parlare molto di se grazie a delle accese dichiarazioni e lamentele che hanno coinvolto anche il mondo Android, ma anche più generalmente tutto il mondo mobile. Durante la scorsa intervista aveva indotto accese discussioni per le proprie dichiarazioni contro Nokia, la scelta di Windows Phone, Android ed il suo odio verso gli smartphone. Stavolta, durante una conferenza, non ha risparmiato “dolci parole” per Nvidia ed il suo scarso supporto al kernel Linux.
Come ben sappiamo il Samsung Galaxy S III dovrebbe essere disponibile in tutti i nostri negozi, in date ovviamente diverse, in differenti tagli, cioè con 16, 32 e 64 GB di storage interno. Ad oggi sui principali store online e fisici il top-gamma di Samsung è disponibile in versione da 16 GB e 32 GB; nessuna notizia per la variante da 64 GB. Il Galaxy S III da 32 GB, almeno nel nostro paese, da qualche ora è ufficialmente disponibile tramite il celebre operatore rosso Vodafone.
WinZip, uno dei software più diffusi per la compressione e la decompressione dei file, approda finalmente su Android (2.1 e versioni superiori). Scopriamo subito le sue caratteristiche principali:
Al giorno d’oggi grazie al progresso tecnologico le operazioni che un tempo venivano svolte dagli uomini sono state destinate a delle macchine specializzate e progettate per quel preciso scopo. Purtroppo non sempre è un bene, ma se si parla di smartphone e di come semplificare le operazioni abitudinali, che potrebbero richiedere un certo numero di passaggio, con un semplice tocco potrebbe aiutarci. Non solo Microsoft con il progetto ed il software On{X} è riuscito ad automatizzare alcune operazioni con dei semplici tocchi, anche Simple Team con l’applicazione Atooma è riuscito a semplificare la vita agli utenti Android.
Non solo l’ASUS PadFone, presentato lo scorso Febbraio durante il Mobile World Congress di Barcellona ancora oggi non ha debuttato nei nostri negozi, ma almeno è stato confermato e ne conosciamo tutte le principali caratteristiche. C’è un altro tablet Android che dallo scorso Febbraio sembra essere stato abbandonato e dimenticato anche dal proprio produttore, anche se non è realmente così, parliamo del Samsung Galaxy Note 10.1, il quale grazie ad un restyling ha tardato il suo arrivo nei nostri negozi ed ancora oggi non abbiamo notizie sul suo arrivo; per fortuna degli utenti messicani ci hanno riportato un piccolo video di presentazione.
Da molto tempo si sentiva parlare di Texas Instruments e dei propri potenti SoC (System on a chip). Negli ultimi mesi Nvidia con i Tegra 3, Samsung con gli Exynos e Qualcomm con i Snapdragon hanno catturato la nostra attenzione per la straordinaria potenza e per essere stati scelti da molti grandi produttori per i propri smartphone di fascia alta. Texas Instruments ovviamente non rimane a guardare ed in un interessante video ci dimostra le qualità dell’ultimo OMAP 4, cioè 4470, e della futura gamma OMAP 5, i quali tra le tanti features offrono lo streaming video in Full HD.
Come ben sapete avendone ampiamente parlato in un vecchio articolo, il tanto chiacchierato, amato ed odiato, Samsung Galaxy S III tra le note dolenti presenta l’incompatibilità con i classici cavi MHL-to-HDMI, anche per quelli originali Samsung che avrete utilizzato molte volte per poter utilizzare il vostro smartphone tramite un televisore dotato di porta HDMI. La politica commerciale di Samsung avrebbe costretto tutti gli utenti interessati ad utilizzare quest’accessorio all’acquisto di un nuovo cavo, spendendo ulteriori soldi, come se già non bastassero i 699 € per acquistare il device.