Huawei, operazione trasparenza contro le accuse di spionaggio agli utenti

24 Ottobre 20124 commenti

Qualche giorno fa avevamo parlato dell'accusa mossa dal Congresso statunitense ai produttori cinesi Huawei e ZTE , sospettati di furti di dati sensibili degli utenti attraverso i propri terminali. Huawei ha ovviamente reagito smentendo categoricamente, ma sembra che la casa sia pronta a fare un ulteriore passo avanti per riconquistare la fiducia dei consumatori.

Accesso completo al codice sorgente del proprio software“, è quanto, secondo John Lord, capo della divisione australiana, è pronta a fare Huawei per dimostrare l’infondatezza delle accuse provenienti dagli USA. Lord ha inoltre aggiunto che “tutti i produttori dovrebbero essere soggetti alle stesse regole” in merito alla trasparenza.

Il software, ovviamente, resterà “proprietario”: l’idea di Lord è infatti quella di far valutare la sicurezza dei dispositivi tramite una procedura specifica, gestita solo da personale autorizzato. Al momento, tuttavia, la proposta rimane tale: staremo a vedere se si concretizzerà e, soprattutto, se basterà a far cessare gli interrogativi sulla sicurezza della privacy.

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