Telegram: pronti per la rivoluzionaria crittografia peer-to-peer?

11 Aprile 201615 commenti

La sfida Telegram VS WhatsApp si combatte sul campo della crittografia, al fine di garantire una maggior tutela della privacy in relazione ai messaggi che gli utenti, quotidianamente, scambiano con i propri contatti.

Telegram apre le porte al peer-to-peer

Negli ultimi giorni sono emerse ipotesi circa un particolare tipo di crittografia che Telegram starebbe sviluppando: in buona sostanza, si farà leva sul circuito peer-to-peer, il quale dovrebbe essere molto più sicuro rispetto a quello utilizzato per la crittografia end-to-end.

Le motivazioni alla base di questa consapevolezza sono presto dette: come già abbiamo specificato nel recente caso di WhatsApp, quest’ultima metodologia di criptaggio (per quanto vantaggiosa) non può essere considerata “priva di interferenze”, tenendo conto del fatto che alcune informazioni verrebbero comunque memorizzate sui server.

Al contrario, la crittografia peer-to-peer non prevede alcun tipo di “intermediario” e le comunicazioni viaggiano su un circuito diretto che viene a stabilirsi tra mittente e destinatario:

Telegram-crittografia-peer-to-peer-2

Non si conoscono ancora notizie precise in merito alle tempistiche secondo cui il tutto potrebbe essere implementato. Se ne parlò già nel mese ottobre, all’interno di un tweet pubblicato sul canale ufficiale del CEO di TelegramPavel Durov:

Cosa ne pensate di questa possibile novità introdotta sull’app di messaggistica?

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