Samsung gioca col fuoco puntando su Tizen per la fascia bassa

3 Luglio 201593 commenti

Samsung si sta adoperando per rilasciare degli smartphone promossi da Tizen quest'anno, in un tentativo di decretare il suo sistema operativo alternativo ad Android. Quest'azione vedrà la luce solo nei dispositivi low-budget, ma è senz'altro storica la decisione di abbandonare anche solo in parte un OS così famoso e così affermato sul mercato.

In seguito al rilascio dello Z1, i dispositivi Tizen saranno probabilmente disponibili a cifre di prezzo variabili, ma principalmante saranno concentrati sulla fascia bassa del mercato.

Se la compagnia sudcoreana spera di risolvere il suo indebolimento economico e il suo probabile prossimo decadimento con il Tizen OS, probabilmente sta prendendo un abbaglio.
Il problema è che passare a Tizen sarebbe dura da vedere come un guadagno da parte degli utenti Android esistenti. Per di più, sarebbe ancora più complicato per i negozianti iniziare a vendere da zero questi dispositivi nel mercato degli smartphone.

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Tizen segue la linea dell’interfaccia grafica TouchWiz di Samsung, dunque per chi ha già provato dispositivi Galaxy il cambio di interfaccia non sarà così drastico. Potrebbe esserci un po’ di confusione inizialmente, per la serie “dov’è questo?“, o “come faccio a fare questo?”

Ma ciò porta inevitabilmente ad una domanda: perché scomodarsi a passare a Tizen OS se si è già un utente Android?

Si otterrebbe una grafica più o meno simile, ma anche l’impossibilità di avere alcuni precedenti servizi, e la mole di applicazioni disponibili per Android, che ha contribuito non poco al successo di quest’ultimo

Ma la più grande problematica è il targeting. I modelli basati su Tizen saranno una alternativa low-cost ai dispositivi Android, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Il settore di fascia bassa, tuttavia, è già saturo; sarebbe stata sicuramente un’iniziativa vincente cinque anni fa, ma ora ci sono innumerevoli aziende e distributori con esperienza che riforniscono continuamente il mercato di smartphone validi.

La competizione in questa area di mercato è molto intensa. Il Moto E, i dispositivi RedMi di Xiaomi, gli ZTE e persino gli stessi Galaxy Star di Samsung  forniscono già tutto ciò che la casa sudcoreana vorrebbe offrire con gli sforzi collaborativi con Tizen.

Il problema dello smartphone a basso prezzo è già stato risolto, e la risposta è Android.
Nel caso Samsung avesse serie intenzioni riguardo a questo parziale abbandono dell’OS di Google, i suoi profitti di mercato, già in calo nonostante la recente uscita del Galaxy S6 e dell’S6 Edge, crollerebbero miseramente.

Il marketshare Samsung è crollato dal 31% al 24%. Cercare di convincere gli utenti che esiste un alternativa migliore ad Android, per una azienda che negli ultimi anni ha sfruttato così tanto questo sistema operativo e si è evoluta con essa, equivale a tirarsi la definitiva zappa sui piedi.

Questa la previsione del CEO di Cyanogen:

Samsung verrà letteralmente massacrata dalla concorrenza nel giro di cinque anni.

E vedendo come stanno andando le cose, questa profezia potrebbe avverarsi anche prima del tempo.

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