Apple ha presentato recentemente il nuovo iPhone SE, device destinato a coloro che desiderano uno smartphone high-end con display dalle dimensioni contenute che non ha particolarmente entusiasmato il CEO LG: a quanto pare, Xiaomi si starebbe preparando a fare lo stesso.
Un nuovo capitolo dello scontro tra esigenze di privacy e norme di legge è in arrivo: dopo i noti fatti che hanno coinvolto Apple nelle ultime settimane, ora è WhatsApp a finire nel mirino della giustizia USA.
Non è certo una novità che i prezzi degli smartphone Sony non siano affatto popolari: il produttore nipponico si distingue infatti per una politica ben poco aggressiva in questo senso e secondo una ricerca nessuno sulla scena Android pratica prezzi più alti; una strategia che fa bene ai profitti ma non al volume totale delle vendite.
La Corte d’Appello di Washington si è finalmente espressa in merito alla diatriba legata all’utilizzo di determinati brevetti (come lo “slide to unlock”) da parte di Samsung ed in riferimento ai quali Apple rivendica una sostanziale paternità.
Huawei sembra essere più ambiziosa che mai e, facendo riferimento a quelle che saranno le prossime strategie di mercato che il brand cinese sceglierà di intraprendere, apre le porte ad uno scenario piuttosto interessante.
Nonostante non fornisca direttamente i componenti ad Apple per gli iPhone, Samsung ha recentemente condiviso la produzione dei processori A9 di iPhone 6s e 6s Plus con TSMC. Proprio per questo alcune indiscrezioni avevano precedentemente suggerito che il colosso coreano avrebbe potuto fornire i propri processori per il prossimo iPhone 7, ma forse non sarà così.
Gli ultimi dati statistici relativi ad Apple confermano quanto già eravamo abituati ad evidenziare, considerando i valori emersi nel corso degli anni precedenti: l’America regala ancora la prima posizione alla società di Cupertino.
Facebook ha un valido motivo per sorridere. Nonostante gli analisti considerassero già scontata la supremazia di Apple, ecco che i verdetti cambiano in maniera radicale e permettono di registrare un importante sorpasso che vede protagonista il social network di Mark Zuckerberg.
In queste ore IDC ha ufficialmente divulgato i dati del 2015 riguardanti il mercato smartphone, confermando la crescita delle vendite totali ed ancora una volta Samsung al comando per il maggior numero di dispositivi spediti durante l’intero anno.
Alcune settimane fa vi avevamo parlato della battaglia legale tra Google ed Oracle per l’utilizzo improprio di parte del proprio codice Java per realizzare Android. Ebbene, secondo quanto rivelato dai documenti pubblicati da Bloomberg, in questa faccenda è stata chiamata in causa da Oracle una terza azienda, Apple, in merito ad un accordo siglato con BigG nel 2014.
Secondo un’indagine pubblicata oggi da Amnesty International, le batterie dei nostri smartphone sarebbero realizzate sfruttando il lavoro dei bambini congolesi. Il rapporto sostiene che il cobalto estratto nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) da bambini di 7 anni viene poi acquistato da aziende cinesi e coreane che realizzano le batterie che oggi possiamo trovare nei nostri smartphone Samsung, Sony e Apple.
L’eterna lotta tra Apple e Samsung pare non conoscere fine. Un nuovo capitolo si aggiunge alla “saga”: la società di Cupertino ha fatto centro ed alcuni smartphone del brand sudcoreano verranno bannati dal mercato USA. Ma è tutto oro quello che luccica?