Tra le nuove funzionalità introdotte in Android M, cui abbiamo dato un’occhiata generale nel post di presentazione e che trovate nel dettaglio nel nostro post-raccoglitore, una delle più interessanti è sicuramente Doze, etichetta sotto cui sono catalogati tutti gli ultimi accorgimenti introdotto da Google per ridurre l’impatto del sistema operativo sulla batteria. Vediamo come funziona.
Samsung sta percorrendo sempre più la strada dell’autarchia per quanto riguarda la produzione di smartphone: dopo il display con doppio bordo curvo, memorie DDR4 e il chip Exynos realizzato con processo produttivo a 14 nm, tutti impiegati su Galaxy S6, l’azienda ha in programma ulteriori innovazioni negli anni a venire.
Vi ricordate di Innos D6000? Qualche tempo fa avevamo parlato di questo smartphone dotato di doppia batteria, per un totale di 6000 mAh, e di specifiche hardware piuttosto interessanti, tra cui il connettore USB di tipo C: un paio di mesi dopo, il device sta per arrivare sul mercato.
Cornici laterali ultra-sottili e batteria dalla capacità esagerata sono ormai due elementi di richiamo per l’utenza smartphone: Bluboo X550 è un nuovo device, già visto sulle nostre pagine qualche tempo fa, che coniuga queste due caratteristiche. Diamo un’occhiata.
Il costruttore cinese Vivo ha acquisito una certa fama grazie al suo X5Max, dallo spessore di appena 4.75 millimetri e attualmente detentore del titolo di smartphone più sottile al mondo. Dopo quella con batteria maggiorata e spessore leggermente aumentato, Vivo è al lavoro su una nuova variante del device che potrebbe mettere d’accordo proprio tutti.
Arrivano ora le prime notizie su quanto costa, almeno negli Stati Uniti, la sostituzione della batteria di Samsung Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge.
L’argomento è sempre caldo, al di là del progresso tecnologico, i super processori, la memoria ram e gli schermi sempre più risoluti, il problema resta li: le batterie. Anche Google è attiva nel settore, vediamo meglio cosa succede.
Da un po’ di tempo a questa parte, si parla spesso di batterie. E’ forse uno degli argomenti più discussi, proprio perché rappresenta concretamente un blocco allo sviluppo della tecnologia. Ne abbiamo parlato nel nostro editoriale, e abbiamo visto come alcune aziende stiano provando a proporre alcune soluzioni. Ebbene, Stanford non è certo rimasta indietro, introducendo un’alternativa molto interessante.
Come sappiamo, Samsung proporrà una versione “rugged” anche del nuovo Galaxy S6. A quanto pare, la resistenza ad acqua, urti e polvere, specifiche che in molti si sarebbero aspettati di trovare anche sulle versioni standard, non sarà l’unico elemento di distinzione tra i due device.
Per i produttori cinesi meno noti, che si muovono nel marasma della concorrenza locale, è spesso doveroso provare a far parlare di sè proponendo smartphone dotati di una o più caratteristiche particolari: è sicuramente questo il caso di Innos D6000.
Il paradosso che caratterizza lo sviluppo degli smartphone, è dato dal fatto che, i telefoni continuano a diminuire in spessore, ma le batterie non riescono a sopperire alla richiesta di energia, costringendo così la maggior parte delle persone a rifugiarsi in battery pack sempre più grandi. SolidEnergy vuole cambiare questo status.
È ormai noto che il nuovo Galaxy S6 sarà dotato di una batteria non rimovibile: a quanto pare, però, Samsung ha voluto rendere la vita più facile ai riparatori, strizzando l’occhio agli utenti che amano il fai da te.